I2P

A differenza di TOR che richiede gli Onion Router per sopravvivere, I2P
(acronimo di Invisible Internet Project) è una rete decentralizzata basata sulla
completamente sulla tecnologia peer-to-peer.
Allo stato attuale è ancora un progetto in beta ma continuamente aggiornato,
con rilasci di ogni 6/8 settimane; inoltre gli sviluppatori ritengono che la
presenza di bug è talmente remota che è da considerarsi una rete abbastanza
sicura. I2P è disponibile preinstallato in molte distribuzioni GNU/Linux tra cui
iPrediaOS, Liberté Linux, Whonix o il più popolare e famoso Tails.
È interessante considerare come, a differenza di TOR, I2P non costringe l’utente
ad utilizzare il protocollo HTTPS (ricordiamo che è un protocollo per navigare sul
web criptando la connessione). Il motivo è causato dal fatto che I2P cripta già da
se la connessione prima ancora che arrivi all’HTTP. I2P è scritto in linguaggio Java, quindi è necessario aver installato il Java Runtime Environment (attualmente versione 8) disponibile per i Sistemi Operativi più popolari.
Una volta installato è necessario avviare il software che si occuperà di eseguire
tutto il processo per collegarti alla rete peer-to-peer. Nel 99% dei casi vedrai
aperto solo un terminale o comunque non succederà niente.

IL PRIMO AVVIO DI I2P
In realtà il servizio di I2P è già perfettamente funzionante; per assicurartene
visita la Console Router I2P all’indirizzo http://127.0.0.1:7657. Se si apre una
schermata come quella seguente vuol dire che il servizio I2P è già funzionante, o
perlomeno, il daemon è riuscito a creare un web server in locale che ci permette
di usare il Console Router I2P.

Questa console ci permette di configurare e di tener sotto d’occhio lo stato del
network. Il corretto funzionamento di I2P prevede che la connessione a Internet sia
“relativamente” libera, vale a dire che non devono esserci regole in entrata e in
uscita troppo restrittive.
 Nel caso di un firewall generico presente nei router questo non dovrebbe essere un problema; discorso diverso invece per utenti “NATtati” (gli utenti Fastweb ad esempio sanno di cosa sto parlando). RTFM a parte, I2P ha bisogno di un po’ di tempo – giusto un paio di minuti – affinché il pairing con la rete p2p sia abbastanza stabile.

CONFIGURAZIONE DEL BROWSER CON I2P
Una volta avviato il servizio di I2P è necessario configurare il nostro browser
preferito affinché riesca a connettersi ai servizi. Per farlo puntiamo il nostro
browser ai seguenti indirizzi:
– HTTP: 127.0.0.1 (porta 4444)
– HTTPS: 127.0.0.1 (porta 4445)
Se non sai come modificare i proxy del tuo browser fai riferimento al capitolo
precedente che riguarda appunto i Proxy Server e le varie configurazioni tra i
browser. Comunque giusto per non sbagliare ecco come viene configurato in questo caso
Firefox:

 

Eepsites
Gli eepsites sono dei siti particolari con estensione .i2p . Sono accessibili solo ed
esclusivamente usando il circuito I2P (esattamente come i nodi .onion della rete
Tor) e fanno parte del mondo legato alla darknet. Di questo parleremo più in là
nel capitolo che riguarda il “Deep Web”. Da notare come ogni utente presente nel network I2P può avere da subito il proprio sito .i2p gratuitamente e con poca fatica. Per farlo basta seguire
l’indirizzo http://127.0.0.1:7658 dove viene spiegato come modificare il sito e
richiedere il dominio ufficiale .i2p .

Irc2p
Irc2p è il nome del tunnel che viene creato nel momento in cui si starta la prima
volta I2P. È possibile configurare qualunque client IRC e collegarsi al seguente
indirizzo, quindi usarlo come un vero e proprio server.

Blogging
All’interno del circuito I2P ci sono due eppsites che offrono servizi di
microblogging: http://id3nt.i2p e http://jisko.i2p . Ultimamente però non sono
molto reattivi e tendono a caricarsi dopo diversi minuti.

Torrent
Poteva mancare il client ufficiale per il download via torrent? Ma certo che no!
Il nome del progetto è I2PSnark ed è raggiungibile da subito all’indirizzo http://
localhost:7657/i2psnark/ .
Considerate che il torrenting via I2P può essere sicuro quanto maledettamente
lento: il problema è causato non solo dal processo di crittazione ma anche dal
fatto che non ci sono molti peer in grado di supportare l’I2P.
Per questo motivo oltre al client Torrent è necessario affiancare un tracker
dedicato. Di seguito ne troverai qualcuno interessante:
– http://diftracker.i2p/
– http://tracker2.postman.i2p
– http://tracker.welterde.i2p

– http://killyourtv.i2p
Per esperienza personale posso consigliarvi Transmission e Vuze (Azureus), nel
caso in cui vogliate usare un client software esterno.

eDonkey
Forse è il progetto I2P più famoso, nelle sue ultime versioni è stato distribuito
assieme al core di I2P rendendolo di fatti un tool stand-alone. L’indirizzo eepsite
di riferimento è http://imule.i2p
Esiste anche un progetto parallelo chiamato Nachblitz che funge da client
alternativo a iMule (ma perfettamente compatibile) e basato sulle librerie .NET
Framework. L’indirizzo di riferimento è http://echelon.i2p/nachtblitz/ e il client è
disponibile per Windows e Linux (con emulazione tramite Wine).

Mail
Susimail è un particolare servizio I2P presente all’indirizzo http://localhost:7657/
susimail/susimail e funge da interfaccia mail di due servizi di posta (POP3 e
SMTP) che possono essere anche utilizzati con un client di post in locale.
Gli account email vengono gestiti da un router ufficiale (hq.postman.i2p) che
offre un servizio di mailing sia per la darknet che per la clearnet.
Questo servizio ci permette di avere un indirizzo di posta all’interno della rete
I2P – l’indirizzo sarà [email protected] – e di inviare e ricevere anche su
Internet – l’indirizzo sarà [email protected]
NB: il servizio potrebbe essere controllato dai gestori del servizio che comunque
offrono il servizio in maniera gratuita e consigliano di cancellare mail non più
necessarie lasciando libero spazio anche agli altri utenti. In ogni caso esiste una
politica di report abuse e il vostro account potrebbe venire eliminato, per cui ti
consiglio di non abusare del servizio. Questa è solo una lista approssimativa di tutti i servizi presenti nel network I2P  I progetti più importanti sono presenti all’indirizzo http://
echelon.i2p/ e racchiudono la storyline di sviluppo di ogni singolo progetto.

Navigazione anonima in Clearnet
Ok, prima che pensiate di essere pazzi vi rassicuro: avevo detto che I2P è un
network assolutamente chiuso a se stesso… ebbene, non è proprio così.
Nel corso degli anni l’affezionata community di I2P ha pensato a un modo di
usare la propria tecnologia per anonimizzare la navigazione nella clearnet; il
metodo più utilizzato è quello di usare gli outproxy, ovvero dei router in grado
anche di effettuare il collegamento all’Internet “normale”.
Dunque se vuoi provare esiste un modo per navigare su Internet con I2P, basta
seguire le FAQ del sito ufficiale. Tuttavia il loro funzionamento non è garantito
(allo stato attuale esiste un solo outproxy tra l’altro molto instabile) perciò fate
affidamento ad altri servizi per la Clearnet.

Dove trovare i siti I2P
A differenza della rete TOR non abbiamo una vera e proprio Hidden Wiki ma
sono presenti diversi motori di ricerca sparsi qua e la sia nella Dark Net che nella
Clearnet.
Il consiglio che posso darvi è di utilizzare la clearnet per cercare le “i2p lists” nei
motori di ricerca, quindi da lì scavare negli eepsites attivi (tenendo conto che
molti link potrebbero morire da un momento all’altro).
Inoltre è possibile avere una lista degli eepsites attivi – che sono stati registrati –
nella rete I2P consultando la lista disponibile a http://identiguy.i2p

Le difficoltà di I2P
Da poco più di un anno la community di I2P sembra di essersi un po’ allontanata
dal progetto. Anche uno dei capi fondatori di I2P ha lasciato i due progetti Syndie
e I2P e con se anche molti altri sviluppatori e volontari. Il problema maggiore è
stato non solo perdere un programmatore ma anche il dominio ufficiale i2p.net
che ha fatto presagire una brutta fine per questo progetto, tuttavia il nuovo
team ufficiale su geti2p.net ci tiene a dire che I2P è ancora attivo e questo è
avvalorato al releasing delle nuove versioni di I2P (maggiori info su http://
127.0.0.1:7657/news)
Il progetto sembra ora in leggera ripresa ma molti degli eepsites – in particolare i
progetti proposti in home – sono stati abbandonati; anche il canale ufficiale di
IRC sembra essere un cimitero, non che si possa pretendere troppo ma è
comunque una considerazione da fare nel caso in cui si decida di dedicarsi a
questo network.
Un altro fattore rilevante può essere la base sui cui nasce I2P; il linguaggio con
cui è scritto – Java – sembra essere una succhiasangue per la CPU. Per avere un
software prestante e fresco il gruppo è al lavoro su un recoding del kernel di I2P
in C++ con un progetto che si chiama I2PD (maggiori informazioni su http://
i2pwiki.i2p/index.php?title=I2Pd).

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